IL SOGNO DI MARCO

RACCONTO SEGNALATO

FONTANA DI VALSALINA ELEONORA

 IC “Isaia Ascoli” Gorizia

 

Il sogno di Marco

Marco è un bambino di sette anni, ha i capelli corvini e gli occhi blu ghiaccio, vive assieme alla sua famiglia in una piccola casa di campagna, molto frequentemente va in montagna a trovare suo nonno.

Proprio quest’estate deve recarsi da lui per una settimana mentre i suoi genitori sono in città per un importante affare di lavoro.

Oggi è il giorno della partenza, ed ecco arrivare il nonno con la sua vecchia automobile; Marco con un po’ di timore sale all’interno della vettura e sorride all’uomo; dopo un ultimo saluto i due finalmente partono, il bambino emozionato guarda fuori dal finestrino e cerca di scorgere qualche animale nella fitta foresta che li circonda. Il sole si infiltra tra i rami e i merli cantano in coro, l’anziano fischietta allegramente tranquillizzando il nipote, però di colpo il motore si ferma e il nonno sconcertato scende e inizia a dare alcuni colpi al cruscotto e come per magia quello strano catorcio riparte. Dopo un’altra ora di viaggio i due arrivano a destinazione, il nonno abita in una grande baita sul versante di una montagna. Marco emozionato corre verso la porta, intanto il possente uomo afferra la valigia che nelle sue mani sembra microscopica. I mobili interni sono semplici e in legno, un odore che rende l’atmosfera più familiare. Il bambino si siede su un divano color rosso fuoco, mentre il nonno gli porge un piatto di arrosto fumante e spiega: “Questa carne viene dalla montagna, deve avermela portata un mio amico qualche tempo fa, sai anche lui in questi giorni ospita sua nipote, magari dopo potremmo andarli a trovare, ti andrebbe?”

Il piccolo annuisce mentre mangia con gusto la pietanza. Dopo poco i due si incamminano e arrivano a una piccola baita in legno dalla quale esce un signore basso, ma robusto seguito da una bambina della stessa età di Marco con i capelli biondi e gli occhi color del prato, di cui il piccolo si innamora al primo sguardo e facendosi coraggio le dice. ” Ciao sono Marco e sono ospite di mio nonno per un po’ di giorni, ti andrebbe se diventassimo amici?” Lei sorride e gli dice che anche lei è ospite di suo nonno, i due si trovano subito in simpatia e iniziano a correre nel prato inseguendo le farfalle e ridendo a crepapelle. Passano le ore, ma i due non se ne accorgono e nel frattempo inizia a tramontare il sole rendendo il cielo di mille sfumature. E’ arrivato il momento di salutarsi, gli uomini si stringono la mano mentre i due bambini si danno un bacio sulla guancia che fa sciogliere il cuore di Marco. Arrivati alla baita ormai è già buio e nel cielo iniziano a spuntare le stelle, il nonno e il nipote si danno la buonanotte e ciascuno si dirige nella sua stanza, il piccolo si lancia sul suo letto e dopo poco è già sprofondato nei suoi sogni di cui ne fa parte la bambina dai capelli biondi, Il gallo annuncia l’arrivo del giorno e al suo canto Marco si alza e si dirige verso la piccola cucina, qui il nonno ha già imbandito la tavola con pane, latte, burro, marmellata e formaggio, ovviamente tutto prodotto da lui con l’aiuto delle sue mucche e pecore. Il piccolo prende una ciotola di legno con alcune rose intagliate e indicandola chiede al nonno: ” Questa l’hai fatta tu?” L’uomo fiero del suo lavoro esclama: “Certamente, questa mattina ti potrei insegnare a intagliare qualcosa, cosa vorresti fare?” Il bambino stupito dalla proposta indica un nano da giardino dipinto fuori dalla finestra, l’uomo sorride, mentre gli porge una fetta stracolma di marmellata alle fragole che aveva fatto assieme al nipote qualche settimana prima. Terminata la colazione i due si recano in una capanna vicino alla casa dove prendono della legna e gli attrezzi necessari, posano il tutto su un possente tavolo in giardino e iniziano a darsi da fare, il nonno avvicina a Marco un grosso pezzo di legno e attentamente gli porge un grosso coltello.

Il bambino seguendo le istruzioni scorteccia il tronco e successivamente con un altro coltello inizia a intagliare la superficie: il risultato è fantastico: ora c’è un nano perfetto, mancano ancora le ultime rifiniture che vengono eseguite dall’anziano. Il manufatto è pronto per essere dipinto, il piccolo prende dei colori e aiutandosi con un pennello gli dà vita.

“E’ proprio un bel lavoro!”, commenta il nonno battendo una mano sulla spalla del nipote. “Fra poco bisognerà pranzare”, continua il nonno e i due con l’aiuto della vecchia auto si dirigono a una sorgente vicina dove riempiono delle brocche. Marco stupito tocca l’acqua che scorre ininterrottamente, è fredda e fa ritrarre le sue dita.

Tornati a casa mangiano un bel piatto di polenta, fumante accompagnata da dei buonissimi funghi porcini. Terminato il pranzo il nonno propone di fare una bella passeggiata tra i boschi e il nipote accetta sorridendo, dopo poco infatti i due si incamminano, la strada è lunga e per tornare prima che faccia buio devono aumentare il passo.

Gli alberi li circondano e il profumo della resina riempie le loro narici, gli uccellini cantano e di tanto in tanto si ode il correre di qualche cerbiatto. Ormai il sole sta tramontando e tornando a casa Marco continua a pensare alla bambina dai capelli biondi e a un regalo che potrebbe farle per conquistarla, pensa di darle un fiore, ma poi capisce che è un’idea un po’ banale perché deve rappresentarla.

Finalmente i due arrivano a casa e il cielo è più stellato del solito, si siedono in terrazza mentre guardano la luna piena si perdono nelle proprie riflessioni e senza accorgersene Marco si addormenta. Il nonno lo prende in braccio e lo porta delicatamente nel letto.

Ad un certo punto della notte dei piccoli passi svegliano il sonno leggero del bambino, è lo gnomo da giardino che aveva scolpito il giorno precedente e che con un cenno della testa lo invita a seguirlo. Si recano in giardino e li il nano gli spiega: “Grazie Marco per avermi liberato dalla maledizione che mi teneva prigioniero in quel pezzo di legno, ora per ricompensarti esaudirò un tuo desiderio!” Il piccolo emozionato e incredulo come non mai racconta allo strano personaggio che vorrebbe fare un regalo alla bambina dai capelli biondi, lo gnomo allora si inoltra nella fitta foresta e lo conduce a una radura in cui i raggi della luna piena si uniscono in un unico punto e proprio in quel momento spunta dal terreno un bellissimo quadrifoglio che con la sua bellezza colpisce subito Marco che delicatamente lo stacca dal terreno.

Prima di allontanarsi gli consegna anche un piccolo coltello spiegandogli: “Grazie a questo coltello potresti creare una gnoma? Essa prenderà vita, proprio come me, da questo tronco. Ella è mia moglie che assieme a me venne imprigionata nel legno, se lo farai ti sarò immensamente grato.” Lo strano individuo saluta il bambino e si inoltra nella foresta.

Al mattino il canto del gallo risveglia il piccolo che credendo che fosse stato tutto un sogno si alza, ma poi nota sul suo comodino il quadrifoglio e il coltellino, così capisce che è tutto reale.

In cucina lo aspetta il nonno che vedendo arrivare il nipote esclama: “Chi può essere stato? Non riesco a trovare da nessuna parte il tuo gnomo da giardino!” Egli risponde con un sorriso e chiede al nonno di andare a trovare quel suo amico, l’uomo risponde con un cenno del capo.

Dopo poco ecco i due che si allontanano in direzione della piccola baita e quando finalmente arrivano Marco con tutto il suo coraggio si dirige dalla bambina dai capelli biondi e le dice: “Questo è per te, mi ricorda i tuoi occhi color del prato e spero che ti porti fortuna”. La bambina arrossendo prende il quadrifoglio e lo posa tra i suoi capelli; dopodiché il bambino estrae il coltellino e le fa cenno di seguirlo, arrivati nella foresta, Marco raccoglie il tronco e assieme alla bambina inizia a scortecciarlo. Successivamente iniziano a sagomare la statuetta di una gnoma aiutandosi con l’arnese e quando finalmente è terminata, una leggera brezza distrae i due piccoli lavoratori, si guardano attorno, ma non notano nessuno. Quando ritornano a svolgere il loro importante compito notano che il manufatto é sparito e al suo posto c’è una rosa rossa. Marco la raccoglie e la consegna alla bambina dai capelli biondi arrossendo; forse questo è proprio l’ inizio di un nuovo amore.